Vieni e Seguimi. Testimonianza di suor Lisamarie (3)
Prosegue la pubblicazione della testimonianza di Lisamarie Chiodi, ora suor Lisamarie, che ha risposto alla chiamata di Dio entrando nel Carmelo di Moncalieri. Dopo questa terza puntata, ce ne sarà ancora una martedì 5 gennaio 2021 (potete leggere la prima qui e la seconda qui).
3.Vita carmelitana
La mia vita cambia radicalmente. Sveglia alle 5.30, infilo velocemente velo, abito e scarpe per scendere in coro e iniziare la giornata… cantando! Subito dopo abbiamo la Messa e poi la colazione. Ognuno svolge il proprio lavoro (lo studio, la sacrestia, l’orto, la cucina…); vivere in comunità diventa sempre di più una sfida, e in noviziato non sono mai stata da sola; dunque attenzione e dolcezza con le più anziane, disponibilità e benevolenza con le più giovani, ironia e allegria con le nuove entrate come me. I momenti di preghiera li vivo sempre più intensamente, ed anche i giorni di festa sono un’occasione per stringere un legame amichevole con le sorelle (penso alle recite teatrali che abbiamo messo in scena -Marta e Maria, La regola carmelitana rivisitata, Le tre giovani nella fornace…-). Ogni giorno abbiamo due ore (separate) di orazione e altrettante di ricreazione; nell’orazione si coltiva il proprio rapporto personale con Dio, un momento in cui il tuo cuore viene posto nelle Sue mani, o come direbbe Santa Teresa di Gesù Bambino: “L’orazione è uno slancio del cuore, un semplice sguardo verso il Cielo, un grido di riconoscenza e d’amore nella prova come nella gioia”; la ricreazione consiste nel trascorrere del tempo insieme a tutte le sorelle (che nell’ordine carmelitano non possono essere più di 21, perché tutte si devono conoscere). Due momenti a me molto cari, perché uniscono in una giornata l’amore per Dio e quello per il prossimo -indivisibili-. Il pomeriggio abbiamo un’ora di riposo e due di lavoro, poi in coro per recitare i vespri e il rosario. Lo schema e gli orari sono uguali ogni giorno, ma tutto diventa sempre nuovo, perché la vita non si evolve tanto in una dimensione spazio-temporale -dove devo andare, cosa devo fare, a che ora…-, quanto piuttosto in una dimensione trascendentale -sto operando per amore? Come mi evolvo spiritualmente? Rendo sempre più veri e profondi i miei rapporti con le sorelle e con Dio?-. Vivendo legati alla realtà dell’Amore di Dio è impossibile vedere tutto uguale, perché quando si svolge il proprio lavoro con amore non ci si annoia mai!