L’Oratorio

L’oratorio Maria Ausiliatrice di via San Giovanni Bosco 2 fu fondato nel 1922: l’opera venne finanziata dalle sorelle Carolina e Giuseppina Assom, figlie del proprietario della filatura di Villastellone che si trovava in via Mazzini, probabilmente per scongiurare il proselitismo delle idee rivoluzionarie nel “biennio rosso”, tra la fine della prima guerra mondiale e l’avvento della dittatura fascista.

Secondo quanto scritto su una lapide che già esisteva in oratorio, l’oratorio era festivo maschile affidato alla pia Società Salesiana; riscontro di ciò si ha inoltre sul bollettino salesiano del 1922 e dal fatto che l’avvio di molti oratori salesiani a Torino reca la stessa data del nostro. Il Maria Ausiliatrice restò in mano ai salesiani fino al 1929, quando fu ceduto alla parrocchia allora guidata da don Eugenio Bruno.

La manica lunga dell’edificio è composta da due parti realizzate in epoche diverse: quella che si affaccia sulla strada è stata eretta nel primo ‘900, mentre quella verso il cortile nel 1957. Il complesso è dotato inoltre di una tettoia e di un’altra manica (che continua la prima sulla via) che oggi ospita il cinema Jolly. Nel cortile vi è un campo da tennis e al fondo un pilone dedicato proprio alla Madonna.

Angiolina Barbero Cocito, custode dell’oratorio maschile. Madre di tre figli, due sacerdoti e una suora. Morì all’età di 69 anni per broncopolmonite per aver spalato da sola tutta la neve dai marciapiedi e dal cortile dell’oratorio.
(da “La piccola Margherita”, ediz. Paoline, 1956)


2002 L’oratorio prima del restauro, con un gruppo di ex
animatori impegnati a tagliare l’erba nel cortile.


Messa del Corpus Domini 10 giugno 2004. Con l’occasione, inaugurazione del piano terra dell’oratorio restaurato.